La Catena d'unione

In massoneria viene da sempre praticata una antica consuetudine si tratta della catena della fratellanza massonica in cosa consiste questa pratica? Al termine della cerimonia i fratelli si riuniscono al centro della sala e incrociano davanti a se le braccia il braccio destro sopra e il braccio sinistro sotto. in questo modo ognuno può afferrare le mani delle persone che gli stanno ai lati in questo modo si forma un solido anello dove l’unione materiale comporta anche l’unione animica dei suoi membri. Fin qui va tutto bene, i fratelli si stringono le mani le muovono in su e giù e poi si sciolgono, ma così non è corretto. Qualche loggia più smaliziata osserva un momento di raccoglimento senza muovere le mani in alto e basso, per poi sciogliersi. Nessuno sa perchè. La simbologia della catena è densa e pregnante, da sempre infatti essa allude ai legami e alle relazioni tra il cielo e la terra. Platone fa riferimento alla corda luminosa che incatena l’universo questa catena d’oro che servirebbe a collegare il cielo e la terra. Anche Omero cita la catena come prova della sottomissione degli dee e degli dei a Zeus signore del tuono. Nelle antiche saghe irlandesi si parla dei guerrieri divini che combattono incatenati gli uni agli altri, e per questo erano invincibili.

Persino i templari si raffiguravano in due sopra lo stesso cavallo come se fossero incatenati insieme. La simbologia della catena d’oro è ripresa dallo pseudo Dionigi l’Areopagita, che la descrive infinitamente luminosa e presente dall’alto in basso nell’universo. Da tutte queste premesse possiamo delineare la catena come un rituale quasi magico atto a suscitare un qualche effetto. In senso psicologico poi la catena rappresenta la necessità di un adattamento alla vita collettiva ed alla capacità di integrazione nel gruppo ed indica una fase dell’evoluzione personale. Dal punto di vista psichico è l’indispensabile sentire il legame sociale non come una catena pesante e imposta dall’esterno, ma come un’adesione spontanea. Noi tutti che abbiamo fatto almeno una volta la catena, qualche volta non ci siamo sentiti coinvolti, altre volte abbiamo percepito palpabilmente il motivo per cui questa pratica viene eseguita. Essa è l’unione animica che si realizza tra le persone che ne fanno parte, la trasposizione ad un livello superiore.

Meister Eckhart descrive nei suoi scritti questa pratica che veniva praticata con le mani unite intonando una sillaba con tonalità gutturale, la sillaba “Iuu” nelle due maniere continua o ritmica, realizzando quello che potremo definire un “Mantra”. La cosa ha un senso se si considera la natura vibratoria del creato, esso si è originato dal “Logos” divino dal verbo, la parola che vibra tutt’ora sostenendo le galassie. La natura vibratoria del nostro “Mantra” si accorda con la musica delle sfere pervadendo il nostro essere, e realizzando una intima unione animica tra i presenti.