Il grembiule del quarto grado è il più colorato di tutti i gradi del rito scozzese. Anche se grembiuli di scarsa fattura sono purtroppo molto semplificati. Mi è capitato infatti di vedere in giro persino delle specie di fazzoletti bordati di rosso con il quattro a numeri romani, ma cosi si perde buona parte del messaggio di questo grado. I colori rispondono anche a un simbolismo di ordine biologico ed etico, Presso gli Egizi, per esempio, il valore simbolico dei colori interviene molto spesso nelle opere d’arte. Il nero segno di rinascita postuma e di sopravvivenza eterna; è il colore del bitume che impregna la mummia, il colore degli dei Anubis e Min, il primo che introduce i morti nell’altro mondo, il secondo che presiede alla generazione e alle messi. Il verde tinge talvolta il nero Osiride, perché è il colore della vita vegetale, della gioventù e della salute. La pelle di Amon, dio dell’aria, si tinge di azzurro puro. Il giallo era l’oro, la carne degli immortali. Il bianco era anch’esso fausto e gioioso… Il rosso è nella sua connotazione migliore, violenza temibile; nella peggiore, perversa malvagità. Il rosso è il colore maledetto, quello di Seth e di tutto ciò che è dannoso. Gli scribi immergevano la loro penna nell’inchiostro rosso per annotare le parole di cattivo augurio, come i nomi di Anopis, il demone-serpente delle sciagure, o di Seth, il dio dei male, o Tifone.
I colori sul grembiule del maestro segreto
Esiste nel quarto grado una componente onirica e visionaria che non va assolutamente trascurata. I colori nei sogni sono significative espressioni dell’inconscio, che rappresentano particolari stati d’animo del sognatore e tradiscono le diverse tendenze delle pulsioni psichiche. Nella concezione analitica, secondo C. G. Jung, i colori esprimono le principali funzioni psichiche dell’uomo: pensiero, sentimento, intuizione, sensazione. L’azzurro è il colore del cielo, dello spirito: sul piano psichico, è il colore del pensiero. Il rosso è il colore del sangue, della passione, del sentimento. Il giallo è il colore della luce, dell’oro, dell’intuizione. Il verde è il colore della natura e della crescita: dal punto di vista psicologico, indica la funzione percettiva (funzione del reale), la relazione esistente fra il sognatore e la realtà. Un oggetto o una zona onirica attira l’attenzione per la vivacità dei suoi colori, come per sottolineare l’importanza del messaggio che l’inconscio rivolge alla sfera cosciente. Raramente, tutto il sogno risplende di colori vivaci e in questo caso, i contenuti dell’inconscio sono vissuti con una grande intensità d’emozione, ma queste emozioni possono essere estremamente diverse perché, come i colori nascono dalla varietà delle ondulazioni della luce, così l’emozione varia il tono del colore. Secondo la simbologia massonica, il bianco corrisponde alla Saggezza, alla Grazia e alla Vittoria; il rosso all’Intelligenza, al Rigore e alla Gloria; l’azzurro si accorda alla Corona, alla Bellezza, al Fondamento; Il nero, infine, corrisponde a Malkuth, il Regno. L’azzurro è anche il colore dei Cielo, del Tempio, della Volta stellata.
Secondo Jules Boucher nei tempi antichi gli operai portavano dei nastri fissati al cappello, al bastone e all’occhiello; i Tagliatori di pietra portavano nastri verdi e azzurri all’occhiello destro; i Falegnami dello stesso Dovere infilavano nastri verdi, azzurri e bianchi all’occhiello sinistro. La sciarpa dei maestri, secondo il Rito Francese, è blu; nel Rito Scozzese è, invece, azzurra bordata di rosso: la dualità dei colori del cordone può essere considerata come la traduzione di due forme, positiva e negativa, dell’energia tellurica e dei magnetismo universale … Il rosso e l’azzurro raffigurano l’identificazione dell’amore e della saggezza. Il rosso rende sensibile un’irradiazione, un’estensione dei senso spirituale. Anche l’alchimia possiede una sua scala di colori: secondo un ordine ascendente, essa attribuisce il nero alla materia, all’occulto, al peccato, alla penitenza; il grigio alla terra, il bianco al mercurio, all’innocenza, all’illuminazione, alla felicità; il rosso allo zolfo, al sangue, alla passione, alla sublimazione; l’azzurro al cielo; l’oro alla Grande Opera.