I Figli della vedova

Questo termine designa simbolicamente la Massoneria, i cui membri sono chiamati Figli della Vedova. Hiram, il leggendario antenato della Massoneria, era figlio di una vedova (I Re, 7, 14), il che spiegherebbe l’allusione. Ma essa sembra riferirsi soprattutto ad Iside, vedova di Osiride, cioè della luce, che parte alla ricerca delle membra sparse del suo sposo. Il Perfido Seth-Tifone, aveva ucciso Osiride e ne aveva sparso i pezzi per ogni angolo d’Egitto. Iside vaga per ogni dove per trovarne le membra e ricomporlo piano piano. Questa ricerca è anche quella del Massone, che si identifica con Horus, figlio di Iside e Osiride. Il radunamento delle membra sparse (di Osiride o di Purusha) corrisponde alla ricostituzione dell’unità primordiale.

Possiamo vedere anche allusioni al simbolismo della dea greca Era, anch’essa detta “la vedova”. Secondo alcuni dobbiamo vedervi anche riferimenti alla morte del Gran Maestro dei Templari, Jacques de Molay o, secondo Fabre d’Olivet, al simbolismo del “vav” ebraico. Il viaggio della Massoneria, rispetto alla tradizione templare, potrebbe tuttavia essere significativo sia dal punto di vista dottrinale sia dal punto di vista storico (Boucher J., La simbolica massonica, Roma, – Guénon R., I Simboli Fondamentali della scienza sacra, Milano, 1975).

Nel mitraismo veniva creata una notte artificiale, ed il mitreo, anche se frequentato di giorno doveva sembrare frequentato dalla notte, per questo il soffitto veniva dipinto con il cielo stellato e la struttura a finta grotta. Perchè la luce che doveva illuminare i presenti doveva brillare nel buio. La notte e la mezzanotte che di questa è la profondità, deve far concentrare sulla propria interiorità perchè nel nostro iniziale buio interiore comincia il viaggio che ci porterà a scoprire l’inestinguibile luce interiore. San Giovanni scriveva che nella nuova Gerusalemme “non vi sarà più bisogno del sole, perchè Iddio ne sarà la luce”, per questo il Cristo veniva rappresentato come il sole che sorge eternamente, e Cristo è nato a mezzanotte. San Gregorio di Nissa commenta così “Il gran giorno della vita eterna non sarà più illuminato dal sole visibile, ma dalla vera luce, il sole della giustizia, detto “Oriente” dai profeti perchè non nascosto dai tramonti. Infine vogliamo citare R. Guénon, che affermava il culmine del sole spirituale ha luogo a mezzanotte per analogia inversa con quello del sole fisico, e l’iniziazione ai misteri antichi era assimilata al sole di mezzanotte.