Siamo passati dalla Squadra al Compasso

La Massoneria, limitando l’apertura dei compasso a 90 gradi al massimo, indica con questo i limiti che l’uomo non dovrebbe superare. L’angolo di 90° riproduce la squadra, ma noi sappiamo che la squadra è il simbolo della materia, mentre il compasso è il simbolo dello spirito e del suo potere sulla materia. il compasso aperto a 45° indica che la materia non è completamente dominata, mentre l’apertura a 90° realizza integralmente l’equilibrio fra le due forze, il compasso diventa squadra giusta». Le posizioni relative del compasso e della squadra manifestano così i diversi stati nei quali si trova l’Operaio in rapporto alle forze materiali e spirituali: se la squadra è posta sul compasso, la materia domina lo spirito; se i due strumenti si intersecano, le due forze si equilibrano; se il compasso è posto sulla squadra, questo è segno di un dominio spirituale; se infine l’apertura del compasso coincide con quella della squadra, si è realizzata l’armonizzazione suprema dei due piani, materiale e spirituale.

Il compasso è stato interpretato come l’immagine del pensiero che disegna o percorre i cerchi del mondo; tracciando le immagini del movimento ed essendo mobile esso stesso, il compasso è diventato il simbolo del dinamismo costruttore, l’attributo delle attività creatrici. Il compasso e la squadra evocano rispettivamente il Cielo e la Terra. Il Maestro massone, posto «fra la squadra e il compasso», svolge un ruolo di mediatore. In Occidente, il compasso e la squadra sono attribuiti rispettivamente alle due metà – maschile e femminile – dell’Androgino ermetico (Rebis), corrispondenti al Sole e alla Luna. Più prosaicamente, l’espressione squadra e compasso indica i buoni costumi e il giusto ordine, ne fa il simbolo dell’armonia complementare, delle influenze celesti e terrene. Notiamo anche che, conformemente al simbolismo dei cerchio e del quadrato, il compasso è più specificamente in rapporto con la determinazione del tempo, la squadra con quella dello spazio. L’ingresso nel tempio del quarto grado è l’ottava superiore dei gradi simbolici, in qualche modo ripetiamo la stessa dinamica, non più su di un piano materiale ma su di un piano spirituale. Hiram è già morto e simbolicamente è già morto il fratello di terzo grado. Siamo adesso oltre la regione della morte, come gli iniziati degli antichi misteri abbiamo conquistato la vita eterna. Nella tradizione indiana si racconta che il primo uomo che ottenne la realizzazione divenne il dio dei morti, colui che libera l’uomo dalla schiavitù della materia.

La tradizione del grado ci dice che con la morte di Hiram, Salomone si vide costretto a sospendere i lavori, a trovare un sostituto nella persona di Adonhiram ed a costruire un collegio di sette membri comprensivo dello stesso Salomone. I membri di questo collegio vengono elevati al rango di leviti. Ora Salomone era un re ed era della tribù di Beniamino, non di Levi. Tribù di coloro che erano incaricati delle funzioni sacerdotali. Il consiglio dei sette passa quindi di grado ed acquisisce il rango sacerdotale, per occuparsi della costruzione, non già del semplice Tempio Materiale ma di quello dello “Spirito”. Anche il re deve crescere di livello. Questo concetto è importante perchè afferma: lo scopo della nostra ricerca, è più importante del potere materiale. Siamo dunque passati dalla squadra che rappresenta il mondo fisico quindi il quadrato geometrico, il cubo che da esso deriva, ed andiamo verso il compasso che rappresenta il cerchio, la sfera, il cielo, lo spirito.