Al centro del Tempio, sul pavimento a scacchi, sono disposti tre grossi candelabri disposti a triangolo. Il rituale ci dice che sono le luci della saggezza, della bellezza, e della forza. Queste sono le tre essenze che ispirano la Loggia. Questi sono il simbolo della luce spirituale, del seme della vita e della salvezza. In tutti i testi sacri dell’antichità si parla di oggetti simili. Nella Bibbia quando si descrive la costruzione del Tempio di Salomone, è il re stesso che da le indicazioni per la loro manifattura, anch’esse pregne di simbolismo (Esodo, 25, 31-33, 37-40).
I Tre Candelabri
Nei primi secoli del cristianesimo il candelabro indicava «il sole sulla quadriga, con l’aureola di sette raggi, circondato dai dodici segni dello Zodiaco e riecheggiato agli angoli dalle figure delle stagioni ( Daniélou Jean, Symbolisme cosmique et mouvements religieux, Musée Guimet, Parigi 1953, p. 63). Nelle tradizioni celtiche, “candelabro del valore” è un’espressione usuale per indicare un guerriero valoroso; la metafora si basa evidentemente in senso figurato sullo splendore che egli emana. Analogamente, la lancia di un grande guerriero viene a volte paragonata a un candelabro regale (Windisch E., Testi irlandesi, Lipsia 1905 pag. 5, 373).