n Loggia sono presenti tutta una serie di candele. Il simbolismo della candela è legato a quello della fiamma. «Nella fiamma di una candela sono attive tutte le forze della natura» diceva Novalis. (scrittore e poeta romantico tedesco a lui si deve la rilettura di Plotino e del neoplatonismo, fece parte del movimento premassonico del “Pietismo”) La cera, lo stoppino, il fuoco e l’aria che si uniscono nella fiamma ardente, mobile e colorata sono una sintesi di tutti gli elementi della natura, che permangono individualizzati nella fiamma singola. La candela accesa è come il simbolo dell’individuazione, al termine della vita cosmica, che si concentra in essa. «Nel ricord della buona candela dobbiamo ritrovare i nostri sogni di solitari, -scrive Bachelard – la fiamma è sola, naturalmente sola, vuole restare sola» (Bachelard G., La flamme d’une chandelle, Parigi 1961 pag. 36).
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Le Candele
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All’idea di unicità, di luce personale, Bachelard aggiunge quella di verticalità. «La fiamma della candela sul tavolo del solitario -scrive-, fomenta le fantasticherie della verticalità. La fiamma è una verticale vigorosa e fragile. Un alito disturba la fiamma, ma la fiamma si raddrizza. Una forza ascensionale la reintegra nel suo prestigio.» (Bachelard G., La flamme d’une chandelle, Parigi 1961 pag. 57-58). La candela è Simbolo della vita ascendente. Analogamente le candele che ardono accanto al defunto – i ceri accesi – sono il simbolo della luce dell’anima nella sua forza ascensionale, della purezza della fiamma spirituale che sale verso il cielo, la perennità della vita personale che è giunta allo zenith.