Il Mercurio è un simbolo alchemico universale. Generalmente principio passivo, umido yin. Il ritorno al mercurio indica nell’alchimia la soluzione (nel senso di disciogliere), la regressione allo stato indifferenziato. Così come la donna è sottoposta all’uomo, così il mercurio è subalterno allo zolfo. Il mercurio, il “shui-yin”, argento liquido, dei cinesi, corrisponde al drago, ai liquidi corporei, al sangue e al seme, ai reni, e quindi all’elemento Acqua.
Il mercurio
L’alchimia occidentale l’oppone allo zolfo, l’alchimia cinese al loro composto: il cinabro. L’alternanza mercurio/cinabro, ottenuta attraverso calcinazioni successive, è quella dello yin e dello yang, della morte e della rigenerazione. Secondo certe tradizioni occidentali, il mercurio è il seme femminile e lo zolfo il seme maschile: la loro unione sotterranea da luogo alla produzione dei vari metalli. Il mercurio ha il potere di purificare e di fissare l’oro, ed è considerato sia un cibo d’immortalità, ma anche un simbolo di liberazione. Il mercurio alchimistico è il simbolo del “Soma”, il tramite dell’immortalità di cui il tantrismo cerca di controllare la secrezione e la circolazione. Forse esso è anche il mezzo della liberazione tantrica mediante il rafforzamento del corpo. La scienza del mercurio è in ogni caso l’espressione della scienza della rigenerazione interiore, che noi conosciamo sotto il nome di yoga, si ritiene che la prima ottenga l’oro puro, il secondo l’immortalità.
(Danielou Jean il mistero dell’avvento, Brescia 1966, / Eliade Mircea, Yoga e immortalità Milano 1973.)
Secondo l’analisi astrologica, Mercurio viene dopo le due luci principali, il Sole, astro di vita, e la Luna, astro della generazione, cioè della manifestazione vitale del nostro mondo transitorio. Se il Sole è il Padre Celeste e la Luna la Madre Universale, Mercurio (o Hermes) si presenta come il loro figlio. Il mediatore Mercurio, il dio mitologico dai piedi alati, era il messaggero dell’Olimpo. Ciò equivale a dire che Mercurio è essenzialmente un principio di collegamento, di scambio, di movimento e di adattamento. Se a tutto ciò si aggiunge che il suo attributo è il Caduceo, la verga con due serpenti intrecciati, si può intravedere nel simbolo una natura duplice in cui sono presenti principi contrari e complementari: tenebre-luce, basso-alto, sinistra-destra, femminile-maschile… Questo moto interno costituisce la condizione iniziale dello sviluppo dell’intelligenza: separarsi dalle cose per non confondersi in esse e prendere le distanze da se stessi. L’effetto di questo metodo contribuisce ad allontanare dall’istinto e a reprimere la vita sensibile per affermare il mondo della ragione. Il processo mercuriale è l’ausiliario dell’ Io, incaricato di distoglierci dalle seduzioni della soggettività e di guidarci in un percorso sempre più ricco di contatti, con il mondo spirituale. Di fronte alla doppia pressione delle pulsioni interiori e delle sollecitazioni esterne, esso è il migliore agente di adattamento alla vita.