Si fa il testamento perchè si abbandona il mondo, in questo caso quello profano. Il testamento serve anche, a caricare di “patos” la situazione in cui si trova il candidato. Egli deve comportarsi come se fosse il suo ultimo giorno. In realtà però, questo più che un testamento è un giudizio. Il testamento infatti viene letto in loggia e discusso, e il candidato può essere anche valutato negativamente e non ammesso. Questa norma fa riferimento alla tradizione egizia della pesatura delle anime, al giudizio degli dei, i quali dovevano verificare, se il giudicando possedeva i requisiti per entrare nella vita eterna. La votazione ed approvazione del testamento sancisce il diritto all’ingresso nel tempio, cioè a ricevere la luce e la vita eterna.